Feeds:
Articoli
Commenti

Archive for novembre 2009

Calcio ed altri

Naturalmente parliamo di calcio, lo sport più amato dagli italiani. Da bambino giocavo molto a pallone, anche in casa (talvolta mietendo vittime fra i lampadari ed i soprammobili). Come tutti i ragazzini aspiravo a fare, da grande, il calciatore, ma il destino ha deciso diversamente. (altro…)

Read Full Post »

Credo di aver esordito come spettatore al San Ferdinando quando ancora era in vita mio padre, quindi avevo meno di quindici anni. Il lavoro in scena era “Il contratto” una delle ultime opere di Eduardo De Filippo. Fino ad allora ero sempre stato solo al cinema, e vedere l’azione svolgersi dal vivo, con persone in carne ed ossa, mi provocò una piacevole sensazione di partecipazione, accendendomi la sacra passione per il Teatro.

Nel corso degli anni successivi ho fatto del teatro uno dei miei interessi basilari, preferendolo di gran lunga al cinema. Come dimenticare le spassose commedie di Scarpetta, di Eduardo o di Viviani, l’opera di De Simone (Gatta cenerentola in primis) gli spettacoli di danza di Louis Falco o dei Momix, l’arte di Moliere, le rivisitazioni dei classici operate da Tato Russo, l’avanguardia nei piccoli teatri di sperimentazione?! E la lirica al San Carlo?! Insomma, mi piace seguire un po’ di tutto, se proprio dovessi fare un’eccezione, direi che non mi solletica tanto il teatro pirandelliano, ma so che è una mia pecca.

Read Full Post »

I primi passi

Devo dire che il quiz televisivo mi ha sempre affascinato. No, non ho ricordi di “Lascia o raddoppia?”, ma il “Rischiatutto” quello si! Ci feci anche un tema a scuola. Mi intrigava seguire le gesta di personaggi come la Longari, Rolfi il sacrestano o l’immenso Inardi (che forse è tra i responsabili della mia passione per la musica classica, ma questo sarà un altro articolo) e credo quindi che quella trasmissione abbia segnato un punto fondamentale nella mia vita. Lo spirito di emulazione, diventare come loro (mi accontentavo, oggi i ragazzi sognano di fare i tronisti, le veline o, peggio ancora … il grande fratello!) è stato un desiderio continuo in me, e così mi son dato subito da fare scrivendo e chiedendo di partecipare ai vari concorsi televisivi.

Nel 1975 partecipai ad un provino presso TELENAPOLI, quella che doveva essere la prima TV via cavo a Napoli (ma poi non se ne fece nulla) dove conobbi un giovanissimo ed ancora sconosciuto Luciano De Crescenzo, il quale mi sottopose ad una simpatica intervista, ma tutto finì lì.

Qualche tempo dopo fui ospite di Canale 21 nella magnifica Villa Peirce, attuale location di “Un posto al sole”, ma, anche in quel caso, non ci fu un seguito.

Parliamoci chiaro, la colpa non è mia; io mi presentavo bene, ma le trasmissioni programmate poi abortivano prima di nascere!

Read Full Post »

Papà

In tutta franchezza non posso dire di aver mai avuto un ottimo rapporto con mio padre. Forse non abbiamo avuto il tempo di frequentarci a lungo, avendo egli cessato la sua vita all’età di 63 anni, quando io ne avevo sedici; . Quando c’era non c’era; nel senso che, lavorando di notte (tipografo a “IL MATTINO”) si alzava intorno  a mezzogiorno per pranzare e ritornarsene a letto subito dopo e poi risvegliarsi alle 20 e tornare a lavoro. (altro…)

Read Full Post »

Non sono stato alla scuola materna, negli anni ’50 forse neanche c’era, o era solo per ricchi. Delle Elementari ho un bellissimo ricordo, legato soprattutto al mio maestro Carlo Peluso, una persona eccezionale, un vero maestro di vita. Per farci impegnare nello studio basava la sua didattica interamente su un sistema competitivo, dividendo la classe in squadre ed organizzando gare (di tabelline, di storia, di geografia, …) con relativa premiazione a fine anno. Inutile dire che l’impegno era massimo da parte di tutti.

Ero uno dei quattro capoclasse, gli altri erano Ciro Acampora, Olindo Siconolfi e Federico Rufolo (mi piacerebbe sapere dove sono ora, cosa fanno; magari se mi leggessero potrebbero contattarmi, mah… è come affidare un messaggio ad una bottiglia in mezzo all’oceano!). La gratifica di capoclasse comportava che indossassi sempre, anche durante il percorso da casa a scuola, una fascia tricolore che mi inorgogliva non poco. Addirittura un giorno, per strada, una popolana mi fermò chiedendomi se quella mia carica mi valesse una retribuzione mensile!

Read Full Post »

Un blog, perché

Perché aprire un blog? Bella domanda. Il tutto è iniziato quando, durante un percorso di formazione in ambito lavorativo, mi è stata chiesta un’esercitazione nella quale era appunto prevista l’apertura di un blog personale. Si, ma ora che il blog c’è, cosa farne?! Vuol dire che sarà una sorta di diario (già mi viene da pensare ad Anna Frank!), in fondo mi è sempre piaciuto annotare sensazioni, eventi, fatti particolari a cui poi magari ho ripensato con passione o nostalgia.

Proverò a raccontare qualcosa della mia vita, ammesso che a qualcuno possa interessare, ma tanto so che non avrò molti lettori. Io però andrò avanti; chiaramente mi asterrò dal parlare di cose intime o comunque solo mie, penso che vorrò fissare delle sensazioni o provare delle “innocenti evasioni“, ma credo che mi lascerò trasportare dalla mia voglia di scrivere, e per il resto … chi vivrà vedrà.

Read Full Post »