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Archive for aprile 2010

Finalmente avevo una scrivania, una stanza e dei colleghi di pari livello. L’Ufficio tecnico di Piazza Cavour rappresentava, se non una conquista, sicuramente un bel passo avanti. Non avrei dovuto più dannarmi ogni giorno per indurre a lavorare gente che di lavorare non aveva molta voglia. Avevo un lavoro mio, che mi gestivo in maniera quasi del tutto autonoma, anche se alle dipendenze di un Ingegnere dirigente che si era subito reso conto delle mie qualità ed attitudini. (altro…)

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Avevo firmato il contratto il 20 novembre del 1980. Di lì a tre giorni ci sarebbe stato uno sconvolgimento totale nella vita mia e di tutti gli abitanti della mia regione. Il giorno 28 presi servizio alla Direzione Giardini del Comune, dove rimasi parcheggiato a fare poco o niente per un paio di settimane; soprattutto non riuscivo a capire quale destino mi attendesse. (altro…)

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Dunque gli studi erano finiti, … e mo?

Stare con le mani in mano non era per me. Subito mi organizzai a presentare domanda d’insegnamento prima nelle graduatorie di Novara, poi in quelle di Perugia, ma nessuna scuola mi chiamò mai. Nel frattempo avevo cominciato a guadagnare qualche soldino facendo un po’ di grafica, dipinti di fiori realizzati con pittura spray che mio fratello Elio si incaricava di piazzarmi, o dando qualche ripetizione di chimica, scienze e matematica.  (altro…)

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A scuola ho sempre dato soddisfazione. Studiare non mi è mai dispiaciuto e mi ci sono dedicato sempre con serietà, così alle scuole medie ed alle superiori. Nell’estate del ’73 conseguii, con 58/60, il diploma di perito chimico all’Istituto Giordani e, di conseguenza, andai subito ad iscrivermi alla facoltà di Chimica dove non sarei durato a lungo causa un approccio fin troppo goliardico. Decisi quindi di cambiare corso di studi e mi rifugiai in un più facile percorso che mi avrebbe portato a laurearmi in Scienze naturali con quasi il massimo dei voti, 109/110. Ero dunque in un momento critico della vita di un giovane: finiti gli studi occorre pensare al lavoro, ed io ci pensavo, ma che cosa fare?

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Viaggio nel MI-TO

Dove ce ne andiamo a Pasqua? Questa era la domanda che circolava in famiglia qualche mese fa. Io proponevo Torino, i ragazzi erano d’accordo, Mariella pure, però aveva espresso il desiderio di fare una passeggiata anche a Milano, almeno per vedere il Duomo. Così è nata l’idea del nostro viaggio nel MI-TO. (altro…)

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